La Casa di Graziella nell’isola di Procida

Un suadente richiamo letterario ispira la ricostruzione degli interni di una tipica abitazione procidana. Siamo nella “Casa di Graziella”, il museo ubicato nel punto più alto dell’isola di Procida. “Graziella” è il romanzo che Alphonse de Lamartine scrisse nel 1852 per raccontare il tenero legame con la giovane procidana conosciuta durante un suo viaggio giovanile.

Graziella è la giovane fanciulla dagli occhi neri e dalle lunghe trecce che fa perdutamente innamorare il protagonista, grazie alla sua semplicità e alla sua bellezza selvaggia. Un tenero amore nato durante le lunghe giornate trascorse insieme a lavorare il corallo o a leggere storie d’amore nella piccola casetta di pescatori procidani.

La Casa-Museo è stata allestita al secondo piano del Palazzo della Cultura, nel quartiere di Terra Murata. Il ‘contenitore’ del museo è un palazzo duecentesco di pregio, noto come ex Conservatorio delle Orfane. Il ‘contenuto’ museale viene definito nel gergo dei beni culturali di tipo ‘demoetnoantropologico’, ovvero destinato a conservare le tradizioni locali a rischio di scomparsa. La casa-museo è una ricostruzione di un’abitazione dell’epoca. La raccolta di oggetti datati Otto-novecento distribuiti nelle tre sale racconta la storia di come si viveva sull’isola.

La visita inizia con la cucina, ricostruita in ogni piccolo particolare: la cucina a legna, il focolare, le stoviglie e le tovaglie da tavola. 

In questa sala trova posto anche una parete dedicata agli attrezzi di antichi mestieri, memoria di tutte le tecniche di lavorazione che si realizzavano a Procida nel passato.

Il salottino aristocratico accoglie il ritratto di Graziella ed è dedicato al tipico costume procidano, abito tradizionale dell’800.

Nell’ultima sala è ricostruita la camera da letto con un inginocchiatoio, un pianoforte d’epoca, quadri e fotografie. La stanza da letto conserva tutti i suoi accessori: il letto, che in procidano viene chiamato “il crea popolo”, il bagno di una volta, il cosiddetto “luogo immondo”, gli accessori per i bambini e di toiletteria, ospitando inoltre ritratti di persone procidane. È anche ricostruita la tragica vicenda di un naufragio.

Il luogo più emozionante della Casa è comunque la Terrazza. Qui si domina un panorama circolare sull’isola di Procida e su tutto il golfo di Napoli con le sue celebri icone: le isole di Capri e Ischia, il Vesuvio e la penisola sorrentina. La Terrazza panoramica è stata dedicata a Elsa Morante che durante il suo soggiorno a Procida scrisse il romanzo “L’Isola di Arturo”.

(Ho visitato la Casa di Graziella e Procida il 30 marzo 2024)

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