Sul monte Pollino

A cavallo tra le due regioni della Basilicata e della Calabria, il Pollino è una delle montagne-simbolo dell’Appennino meridionale. Lo è per la sua quota (2248 m) e per il Parco nazionale che ne prende il nome. Qualche fortunato, buon per lui, sostiene che nelle giornate più limpide dalla cima si osservino contemporaneamente tre mari: l’Adriatico, lo Jonio e il Tirreno. Sarà. Ma certamente il … Continua a leggere Sul monte Pollino

Il parco archeologico medievale di Mileto antica

Oggi si stenta a crederlo, ma su queste spoglie colline era sorta nel Mille la capitale di un regno. Mileto era infatti piaciuta a Ruggero il Normanno, della famiglia d’Altavilla, che vi stabilì la sua corte e vi fondò persino una zecca per il conio delle monete. Ruggero aveva lasciato la Normandia ed era sceso in Calabria intorno al 1055 per raggiungere il fratello maggiore … Continua a leggere Il parco archeologico medievale di Mileto antica

Vibo Valentia. Il viaggio nell’aldilà e il lago di Mnemosine

Le radici greche di Vibo Valentia sono raccontate nel Museo archeologico statale ‘Vito Capialbi’, splendidamente allestito nel castello normanno-svevo che domina la città. Vibo si chiamava allora Hipponion. Coloni greci provenienti dalla Locride avevano fondato in Calabria Locri Epizefiri, sul mare Ionio. Da Locri partì poi un nuovo nucleo di migranti che si spostò sul mar Tirreno per fondarvi le sub-colonie di Hipponion-Vibo e Medma-Rosarno. Ai coloni … Continua a leggere Vibo Valentia. Il viaggio nell’aldilà e il lago di Mnemosine

Calabria Greca. Visita a Pentedattilo, il paese delle cinque dita

Curiosità, certo. Ma anche il fascino delle rovine, dei paesi abbandonati e dei borghi fantasma. Attendevo da tempo l’occasione di una visita a questo centro così remoto, costruito sulla punta dello stivale. E mi ero anche preparato. Lette le ricerche di Vito Teti e Alessandra Tarpino, gustate le emozioni provate da Norman Douglas e Edward Lear, osservati i ritratti di Escher. Ma arrivarci e restare … Continua a leggere Calabria Greca. Visita a Pentedattilo, il paese delle cinque dita

Calabria Greca. Il monastero rupestre di Elia Speleota a Melicuccà

L’area archeologica rupestre del complesso monastico di Sant’Elia lo Speleota (l’abitatore delle grotte), oggi restaurata e attrezzata per le visite, è una bella testimonianza del monachesimo medievale, della grecità bizantina e di quella vita in grotta che caratterizza numerosi insediamenti nelle pieghe della Calabria ionica e tirrenica. Il monastero rupestre si trova in provincia di Reggio Calabria, a due km di distanza dal comune di … Continua a leggere Calabria Greca. Il monastero rupestre di Elia Speleota a Melicuccà

Calabria. Le rovine di Castelmonardo e l’utopia di Filadelfia

Nel 1783 un terremoto sconvolge la Calabria meridionale e provoca decine di migliaia di vittime. Duecento paesi sono interamente o parzialmente distrutti. Il suolo e il sistema idrogeologico sono sconvolti. Con le trasmissioni di allora, la notizia del terremoto impiega ben nove giorni per arrivare nella capitale Napoli. L’immane catastrofe spinge comunque il governo borbonico a prendere misure di riforma del sistema economico e abitativo … Continua a leggere Calabria. Le rovine di Castelmonardo e l’utopia di Filadelfia

Sila. Passeggiata su Monte Botte Donato

Questa montagna, dal nome curioso, raggiunge la quota di 1928 metri ed è la cima più alta del Parco della Sila. Si trova al centro della principale dorsale dell’altopiano, con andamento da est a ovest, e fa da spartiacque tra la valle dell’Arvo a sud e quelle del Garga, del Neto e del Cardone a nord. La sua notorietà è legata anche alla funivia che … Continua a leggere Sila. Passeggiata su Monte Botte Donato

Crotone. Il tesoro di Hera Lacinia

Risalite le strade selciate del centro storico di Crotone in direzione del Castello, raggiungiamo la palazzina che ospita il Museo archeologico nazionale. E qui scopriamo che Crotone è storica figlia di migranti del Mediterraneo. Fu nel Settecento avanti Cristo che dalla Grecia partirono le migrazioni di coloni alla volta dell’Occidente per fondarvi colonie. Le nuove comunità, sfuggite a guerre e carestie, s’insediarono in territori pianeggianti, … Continua a leggere Crotone. Il tesoro di Hera Lacinia

Pizzo Calabro. La chiesa rupestre di Piedigrotta

L’architettura rupestre non è storicamente limitata al solo medioevo bizantino. La grotta non è il solo arcaico rifugio accessibile agli homeless più poveri. La chiesa rupestre non è solo la remota reliquia di eremiti e monaci basiliani. La civiltà rupestre può stupire ancora oggi per una sua insospettata modernità. Scettici? Beh, provate a scendere qui tra i bagnanti della spiaggia di Pizzo Calabro, nello scenario … Continua a leggere Pizzo Calabro. La chiesa rupestre di Piedigrotta

Caccuri. Le rupi, le grotte, le chiese

Caccuri è una piacevole sorpresa per i visitatori delle terre del Marchesato, in Calabria. Spicca sui colli del Crotonese, in quel territorio di transizione tra la costa del Mar Jonio e i boschi della Sila, segnato dal solco del fiume Neto e facilmente raggiungibile grazie al veloce percorso della Statale 107. All’ingresso del paese l’ottocentesca fontana di Canalaci, col suo getto copioso d’acqua fresca, ristora … Continua a leggere Caccuri. Le rupi, le grotte, le chiese

Parco del Pollino. Civita e le gole del Raganello

Civita è la pagina di un libro di storia, aperta sulle migrazioni tra le due rive del mar Jonio. Le gole del Raganello sono uno dei luoghi più impressionanti e spettacolari del Parco nazionale del Pollino. La passeggiata che combina la visita ai due luoghi è certamente tra le più belle proposte turistiche della Calabria. Civita Si arriva a Civita dall’uscita “Castrovillari-Frascineto” dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria … Continua a leggere Parco del Pollino. Civita e le gole del Raganello

Calabria. Gli eremi rupestri della valle bizantina dello Stilaro

La Calabria jonica è stata a lungo nel Medioevo la periferia di Bisanzio. La fede e l’arte bizantine hanno lasciato stigmi profondi, segni distintivi sia nei monumenti, sia nella scelta dei siti, spesso ardui ma bellissimi. Questo è particolarmente vero per la valle bizantina dello Stilaro, percorsa dall’omonima fiumara che scende con i suoi affluenti dalle Serre calabre e sfocia nel mar Jonio a Monasterace. … Continua a leggere Calabria. Gli eremi rupestri della valle bizantina dello Stilaro

Calabria. Il borgo Le Castella, da Uccialì a Brancaleone

Il borgo delle Castella è un luogo davvero attraente. Costruito su un isolotto a un centinaio di metri dalla costa e collegato da un istmo sabbioso alla terraferma, mescola sapientemente storia e natura. Localizzato sulla punta orientale del golfo di Squillace, controlla l’insenatura di Capo Rizzuto e un tratto importante del Mar Jonio crotonese. Il presidio del Castello è la prova che la zona è … Continua a leggere Calabria. Il borgo Le Castella, da Uccialì a Brancaleone

Calabria. Il villaggio rupestre di Zungri

Siamo a Zungri, in Calabria, sull’altopiano del monte Poro che domina il promontorio di Tropea, proteso tra i due golfi di Sant’Eufemia e di Gioia Tauro. Il paese dista circa 20 km dal capoluogo Vibo Valentia. Il villaggio rupestre è situato nell’immediata periferia di Zungri, nel vallone della fiumara Malòpera, sui 490 metri di altitudine. Un centinaio di grotte di varie dimensioni e forme, risalenti … Continua a leggere Calabria. Il villaggio rupestre di Zungri

Stilo bizantina: la Cattolica e il Monastero del mietitore

La valle bizantina dello Stilaro, in Calabria, ha accolto fin dal settimo secolo eremiti e monaci greci che hanno popolato gli eremi rupestri delle Serre calabre e hanno fondato chiese e monasteri. Nel tempo, la città di Stilo si è conquistata la dignità di più importante centro bizantino della Calabria meridionale (come Rossano lo era nella Calabria settentrionale). I calógeri basiliani, quei monaci greci dalle … Continua a leggere Stilo bizantina: la Cattolica e il Monastero del mietitore

Sila. Il Sentiero della Transumanza

Il Parco nazionale della Sila propone agli escursionisti il “Sentiero della Transumanza” (n. 11 del PNS e Cai 410), un tracciato che collega alcuni luoghi privilegiati di pascolo montano delle mandrie di vacche podoliche. È il più lungo di tutta la rete sentieristica ufficiale e ha come terminali da un lato i pascoli di vetta di Monte Botte Donato e dall’altro il vivaio della Fossiata. … Continua a leggere Sila. Il Sentiero della Transumanza

Sibari. Il Parco e il Museo archeologico

Sibari è oggi un centro agricolo, commerciale e turistico della Calabria jonica, cuore della Piana in cui è stata compiuta – con la riforma agraria e la bonifica – una vasta ed efficace opera di trasformazione fondiaria. La Sybaris di ieri era una delle capitali della Magna Grecia, una colonia fondata dagli Achei in prossimità della costa, vicino ai due fiumi Crati e Coscile. Era … Continua a leggere Sibari. Il Parco e il Museo archeologico

Serre Calabre. La Certosa di San Bruno

Un itinerario nelle Serre calabre, a metà strada tra la Sila e l’Aspromonte. Se è vero che questi luoghi sono sconosciuti al grande turismo, essi dispongono però di una guida d’eccezione: Bruno da Colonia, santo e fondatore dei Certosini. Giunto qui nel 1090, riferiva ai suoi amici: «Abito un eremo abbastanza lontano d’ogni parte dall’abitazione di uomini. Che cosa devo dire della sua amenità, clima … Continua a leggere Serre Calabre. La Certosa di San Bruno

Il “Liber Figurarum” di Gioacchino da Fiore

Il “Libro delle Figure” è un codice miniato che riporta le meditazioni sulla Bibbia dell’abate Gioacchino e la proposta delle corrispondenze da lui individuate nelle Scritture e tradotte in immagini. Il Libro delle figure può essere definita la più bella e importante raccolta di teologia figurale e simbolica del Medio Evo. Le “Figurae“, concepite e disegnate da Gioacchino da Fiore in tempi diversi, vennero esemplate … Continua a leggere Il “Liber Figurarum” di Gioacchino da Fiore

San Giovanni in Fiore e l’abate Gioacchino

Gioacchino da Fiore, morto nel 1202, è un pensatore medievale che esercita ancora un grande fascino su noi moderni per il suo messaggio positivo sul futuro e per il pensiero profetico e utopico. Egli cercò essenzialmente di trovare nelle Scritture il senso della storia. Collocò il suo secolo ancora nel­l’Età̀ del Figlio, avendo superato quella del Padre, ma in vista di una prossima Era dello … Continua a leggere San Giovanni in Fiore e l’abate Gioacchino